Watch me run — di fandom e vite parallele.
Avevo una voglia allucinante di girare un video, stile youtubers cresciutella, poi ho cambiato idea, mi sono ricordata di essere in pigiama, di avere sulla testa qualcosa che è simile ad un ananas che sta cadendo a pezzi e che non avrei retto davanti ad una telecamera. Perché sto per parlare di qualcosa che mi ha fatta diventare quel che sono e che mi ha creato un sacco di disagi. Se mai avrò intenzione di parlarne davanti ad una telecamera e farmi pagare da youtube, vi avviserò.
Sono un paio di giorni che sto pensando a questo post e non ho mai trovato il coraggio di scriverlo, perché sapevo già che mi sarebbero mancate le parole e che non avrei saputo scrivere tutte le cose poetiche che mi sono uscite in testa nell'ultimo periodo. Ma devo farlo.
Come molte persone a questo mondo, sono nata con una malfunzione particolare, più psichica che fisica e più passano gli anni più mi rendo conto che sta peggiorando. Passa il tempo e io cado in un buco più profondo di quello della tana del Bianconiglio.
Da sempre, da quando ho praticamente memoria, mi sdraio sul letto, a pancia in giù e affondo - mi immergo - entro in connessione con quegli strani aggeggi rilegati, assolutamente non tecnologici, che la nuova generazione non conosce. E che profumano di bello.
I libri.
Eh sì, lo so che per molti di voi sono degli esseri evanescenti e non ne conoscete neanche l'uso, ma fino alla classe del 1994 sono stati importanti per la società.
I miei genitori non mi hanno mai letto le favole, ho cominciato a leggere da sola, alle elementari, le storielle del mulino a vento e non nego che molte di loro mi hanno spaventato a morte. Ricordo di aver letto la storia del Mago Sabbiolino - non quella di Freud - e di essermi innamorata di questo esserino d'oro che volava sui letti dei bambini e li aiutava a dormire. Ho sempre avuto paura del buio e dei miei mostri personali, e immaginare che ci fosse lui a farmi addormentare mi rendeva più calma. Molto probabilmente è stato l'immaginare questo mago a far cominciare tutto questo. E' come se, leggendo, la mia testa si fosse abituata a rendere reale e concreta qualsiasi storia, qualsiasi personaggio. E con gli anni, non potevo fare altro che leggere tutto, fino alla fine e vivere con la costante presenza dell'ennesimo personaggio a cui - irrimediabilmente - mi ero affezionata.
Non ero pazza, non ero sola, ero solo una bambina che piangeva quando vedeva Bambie.
E Bambie, il mio piccolo cerbiatto, ancora oggi mi tiene calma.
Sono andata avanti così, con la stanza piena di persone e animali, nei miei sogni, fino a che non è arrivato lui. E da lì, penso di non aver mai più avuto vie d'uscita.
Sono arrivati i dieci anni ed è arrivato il libro della mia vita e con lui i film.
Harry Potter penso sia stato l'inizio di tutto: dei giorni passati a scrivere storie, a cercare un dannato gufo che mi portasse la lettera, a sperare di trovare amici come Ron e Hermione, che non mi avrebbero mai abbandonato. Dai 10 fino ai 15 anni ho vissuto con l'ansia per l'uscita dei sequel e quando mi venivano regalati i libri ero la persona più felice del mondo. La ragazzina cicciona, a cui pochi volevano bene, cresceva con ogni uscita, con le avventure di cui poteva solo leggere e solo il fatto di potersele sentire addosso la faceva stare bene. Sono cresciuta andando in scuole comuni ma avendo dentro qualcosa di assolutamente fuori dal comune - eh voglio dire, chiamala comune una scuola dove ci sono centauri, ippogrifi e simili - e non ho assolutamente mai parlato con nessuno di questo, tranne che con le persone a me care. Anche se era difficile nascondere il mio amore sfegatato per Harry Potter.
Super difficile.
E infatti ora ce l'ho scritto in faccia.
Subito dopo è arrivato Il Signore Degli Anelli e... ho visto prima i film. Molti di voi vorranno linciarmi ma è servito. Sì perché i film li ho visti e rivisti fino ad impararli a memoria, prima di scoprire i libri ed innamorarmene ancora di più. La Terra di Mezzo è stata casa mia, assieme ad Hogwarts, anche se ho cominciato dai film. Tié.
Sta di fatto che fosse Hogwarts o la Terra di Mezzo o il 221 o Asgard o Narnia o il TARDIS o l'Ohio o Beacon Hills o il giardino di Spencer Hastings (e potrei continuare all'infinito), ho avuto tante case in questi quasi 21 anni di vita, ho viaggiato senza muovermi dal mio letto, in posti che non avrei neanche potuto immaginare e mi sono sentita compresa, capita, protetta. Sono cresciuta con personaggi mai esistiti, mettendomi in gioco man mano, scoprendo nuove passioni. Mi sono affezionata alle parole, a quello che riuscivano a creare nella mia testa, a quello che mi davano e al cuore che riuscivano a far battere.
Ho odiato le ultime pagine, ho pianto come se non ci fosse un domani e ancora oggi lo faccio quando ci sono puntate di telefilm che mi fanno male - tipo Doctor Who. -
Potrei azzardarmi a dire che non so vivere in questo mondo, che sono troppo ingenua anche per questo, perché ho passato troppo tempo in altri posti, ma alla fine ci ripenso e preferisco esser cresciuta così, dando spazio dentro di me a qualcosa che ci rimarrà sempre, a differenza delle persone.
Potrò sembrare patetica ma il Fandom, i Libri, i Film, i Telefilm, i Fumetti e così via, mi hanno dato quello che le persone mi hanno sempre tolto, l'autostima. Sono solo tre anni che ho imparato a stare da sola, a vivere senza il peso di sembrare ''perfetta'' agli altri. E' solo da tre anni che grazie ad una sceneggiatura o ad una bozza ho imparato a mandare a fanculo chi dovevo e a non farmi mettere i piedi in testa da nessuno ed ho imparato ad accettarmi, a non considerarmi una nullità, un fallimento.
Ho imparato a non darmi per scontato e a darmi la giusta importanza.
Continuo ad essere una sfigata, con pochi amici e che piange ad ogni rigenerazione e se non fosse andata così sarei stata solo una sfigata. Ebbasta. Preferisco che almeno la mia camera sia cosparsa di quadri, fan art, illustrazioni e cose blu. Preferisco mille volte avere la tiara di Rowena Corvonero piuttosto che rimanere la me deficiente che si faceva sopraffare dalla gente. E poi qualcuno mi ha detto che, per quanto non mi deva rifugiare solo nei sogni, alla fine siamo solo storie e l'importante e rendere perfetta la propria.
E diciamo che ci sono puntate e capitoli che completano la mia di storia,
al posto mio,
perché sarebbe abbastanza complicato farlo di persona.
Per concludere,
beccatevi questo multifandom. E piangete.
Pateticamente vostra,
Ipswich ~
Piango. Anche se ho iniziato tutto troppo tardi. Potterhead 4evah
ReplyDeleteNon è mai troppo tardi, basta che ci entri :3
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