Occhi di tempesta | Recensione

Occhi di Tempesta | Recensione





🏅 Sport romance

🔥 Hate to love

💑  Strong grumpy girl x Grumpy boy who could kill for her

🏡  Founded Family

Smut level: 🌶🌶

Occhi di Tempesta


«[…] respiro il suo profumo e la realtà torna a scorrere nella giusta direzione. Perché lei è dove deve essere. Qui, al sicuro tra le mie braccia».

Northriver University, Iowa, Stati Uniti, è qui che si svolgono le vicende di Occhi di Tempesta che vedono come protagonisti principali Lia, una ragazza forte, indipendente e con la voglia di riprendere in mano le redini della sua vita; e Jay, punta di diamante della squadra di Wrestling della Northriver, con problemi di controllo della rabbia, un vocabolario che si limita a tre parole in croce e due grugni, e una strana dipendenza dalle creme corpo che sanno di arancia e cioccolato.

Questo romanzo racconta di una storia d’amore tormentata: è un classico hate to love tra il gigante scorbutico dell’Università, che non si lascia avvicinare da niente e nessuno tranne che da lei, e una piccola furia dalla lingua tagliente che vede in quel broncio barbuto un’àncora di salvezza.

Lia e Jay infatti sono la classica coppia di testardi che, pur sapendo quanto siano importanti l’uno per l’altra, fanno di tutto per allontanarsi poiché convinti di non meritarsi; quando invece combaciano alla perfezione, come due pezzi di un puzzle che nessun altro al mondo potrebbe risolvere. E lo capiscono da subito, nell'istante in cui si incontrano, o meglio, si sfiorano. Il problema è che il loro passato ci mette lo zampino, peggiorando ancora di più la situazione.

Occhi di Tempesta è uno sport romance così coinvolgente che è riuscito a far avvicinare anche una come me al Wrestling americano. Sono bastati semplicemente sei ragazzoni tutti muscoli e sfacciataggine, che con le loro manie di protagonismo e continue battutine hanno saputo farmi sciogliere il cuore. Ci è voluto un po’ devo ammettere, ma alla fine mi sono ritrovata a ridere con loro e sono riusciti a farmi addirittura intenerire - come se fosse facile farsi intenerire da un branco di ragazzoni così alti e grossi da assomigliare ad armadi Ikea a 10 ante.
Perché tutto ti ispirano tranne che tenerezza.
«Lia, sto cercando di comportarmi bene».
«Non voglio che ti comporti bene».
*The girls who get it, get it.


Ho trovato OdT una lettura leggera, fresca e divertente e un po' mi si è spezzato il cuore quando ho constatato che si tratta di un autoconclusivo, perché ci sono dei punti che avrei voluto fossero sviluppati di più, come ad esempio: le dinamiche familiari dei protagonisti, il procedere della loro relazione considerando il passato che hanno avuto, lo sviluppo delle dinamiche tra tutti gli altri protagonisti secondari.
Quando sono arrivata all’epilogo della storia, infatti, ho dovuto prendere una pausa non solo prima di leggerlo, perché ho praticamente divorato metà libro in un pomeriggio senza neanche accorgermene, ma anche dopo averlo letto, perché avevo così tante domande a cui volevo dare una risposta ma sfortunatamente nessun’altra pagina da girare, che mi aiutasse in tal senso.

*In caso l’autrice stesse leggendo: se volessi cambiare idea e dare un seguito a OdT, faresti felice una Kore selvatica – per colpa tua, ora appassionata al Wrestling.

Quello che più mi è piaciuto del romanzo sono state due cose fondamentali: i dialoghi e i personaggi.
Miranda è riuscita a creare dei personaggi che sembrano reali e non maschere, che hanno una propria personalità e la esprimono anche e soprattutto nel modo in cui parlano. Tra battute, frecciatine, sarcasmo, flirt vari e discorsi seri che trattano di tematiche piuttosto pesanti, ho trovato dialoghi ben costruiti, mai scontati e ci sono addirittura stati passaggi che mi hanno letteralmente fatto ridere come una matta (e chi mi conosce sa che è molto difficile che rida di gusto per un libro).
Inoltre, il fatto che i personaggi secondari siano inseriti nelle vicende tanto quanto quelli principali, fa in modo che il lettore si affezioni molto anche a loro e voglia conoscerli più a fondo.
Un po’ come è successo a me con Kyle, di cui avrei voluto sapere vita, morte, miracoli, codice fiscale, indirizzo e apertura alare.
Ah no, genere sbagliato.

Ciò che ho adorato più in assoluto in merito ai personaggi è stata tutta la sottotrama relativa alla Founded Family di Jay e dei ragazzi della squadra, che in tutto il romanzo si trattano e comportano proprio come fratelli e si supportano nel bene e nel male. È quel tipo di amicizia che una volta trovata ti porti dietro per tutta la vita, come sono sicura succederà specialmente a Jay e Kyle.
La loro amicizia, in particolare, mi ha letteralmente sciolto, sin dalle prime pagine. Jay e Kyle sono il sole e la luna, non potrebbero esserci persone più diverse eppure riescono a completarsi a vicenda, a smussare l’uno gli spigoli dell’altro. Insomma, è la classica storia di amicizia in cui il Golden Retriver estroverso adotta il gatto introverso con mutismo selettivo e se lo porta in giro ovunque, tormentandolo con la sua estrema socievolezza.
Lo stesso identico discorso vale per Lia, Helena e Angel che ho personalmente soprannominato le Totally Spies perché le vibes che mi hanno dato sono quelle. Da grande amante delle amicizie femminili, mi è piaciuto il modo in cui è stato sviluppato il loro rapporto. Si tratta di ragazze forti, determinate, pronte a proteggersi tra loro. Avrei però voluto leggere un po’ più di scene incentrate esclusivamente su loro tre e sul loro rapporto da coinquiline, per una volta senza che si parlasse dei ragazzi.

In generale, Occhi di Tempesta è quello sport romance che vuoi leggere quando hai bisogno di estraniarti dalla vita reale, staccando per un po’ la spina, e devo ammettere che ci riesce bene. Come già detto precedentemente, però, si arriva alla fine della lettura con più domande di quelle che si hanno al primo capitolo, perché ci sono troppe questioni rimaste irrisolte, mostrate al lettore e poi lasciate cadere senza dare loro una degna spiegazione. Sebbene il romanzo mi sia piaciuto, la sensazione che ho avuto è che sia solo una parte di una storia più ampia, più complessa, di cui ci sono stati dati solo indizi sparsi, e che quindi non sia finita del tutto, non si sia auto-conclusa come doveva invece essere.
Nonostante ciò rimane una piacevole lettura, che mi ha trascinato nel mondo creato da Miranda e che mi ha comunque incuriosito a tal punto che scalpito per leggere il seguito, che spero arrivi presto, perché quella squinternata squadra di Wrestling mi manca già, per tantissimi e ovvi motivi.

Se volete saperne di più sul romanzo e sui personaggi, vi invito a seguire Miranda sulle sue pagine IG: 
•  Miranda Spencer

Inoltre, trovate Occhi di Tempesta (in formato cartaceo e digitale) su Amazon e sul sito di Triskelle Edizioni


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